SICUREZZA

Assieme a quello del lavoro è senza dubbio uno dei temi di maggiore interesse; per questo richiede un'attenzione particolare.
La cosa va affrontata con decisione ma con equilibrio, con proposte non emotive ma ragionate e avendo come riferimento vincolante la pacifica convivenza e la coesione sociale nel rispetto delle regole da parte di tutti.
Siamo consapevoli che una ricetta risolutiva non la possiede nessuno e che il problema in sé è di difficile soluzione; inoltre, siamo convinti che in prospettiva, stante la situazione economica che abbiamo di fronte, il problema potrebbe assumere anche nella nostra comunità aspetti preoccupanti e di difficile gestione.
Del resto sappiamo bene quanto è profondo il malessere che le nostre comunità vivono. Lo stato di incertezza e di insicurezza è motivata del perdurare quotidiano di atti di maleducazione e favorito da pesanti episodi di violazione delle regole che si esplicitano nella mancanza di rispetto nei confronti delle persone, del territorio o della proprietà.
La sfida è difficile per questo vogliamo fissare, non solo idealmente, dei principi e fare alcune proposte concrete.
1) La predisposizione a delinquere è un dato individuale, un “patrimonio” negativo che colpisce tutti senza distinzione di popolo di religione o di sesso
2) E’ un fatto che mette in soggezione l’intera comunità residente, la quale ha l’obbligo civico di coalizzarsi per rispondere in modo solidale, con un ventaglio di proposte adeguate e condivise.
3) Siamo contrari alle “ronde civiche” e con più forza siamo contrari al fatto che i medici e gli insegnanti abbiano l’obbligo di denunciare le persone o i bambini clandestini, in ragione del previsto reato di clandestinità.

Consapevoli delle prerogative ma anche dei limiti oggettivi che l’amministrazione comunale ha in materia di sicurezza proponiamo:
1) un intervento coordinato fra le diverse autorità: Arma dei Carabinieri, Corpo di Polizia Stradale, Polizia Municipale, tale da favorire un pattugliamento più frequente, variando gli orari e la posizione dei posti di blocco, soprattutto nelle zone di maggiore sensibilità come la stazione, le scuole, le piazze e i mercati, oltre alle aree tradizionalmente conosciute, o dove si sono già verificati episodi di violenza. Tutto ciò vale per il centro ma anche per le frazioni che non possono essere considerate zone a “lenta attenzione”.
2) bisognerà considerare una diversa organizzazione e un eventuale incremento degli organici tali da favorire una presenza costante di pattugliamento “a piedi” della Polizia Municipale che va dotata di strumenti idonei al caso. Del resto è provato che la presenza fisica delle forze dell’ordine dà maggiore sicurezza rispetto al semplice passaggio in auto.
Riteniamo dunque che il problema vada affrontato soprattutto dal punto di vista della prevenzione: per questo

NOI PROPONIAMO:

1) Un osservatorio comunale permanente, che si riunirà almeno a cadenza mensile e potrebbe essere composto da organizzazioni sindacali e di categoria, servizi sociali, rappresentanti delle diverse etnie presenti nel nostro territorio, assieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine . Lo scopo è quello di monitorare il territorio in modo analitico. Ciò permetterà di avere “visivamente” il polso della situazione e di ragionare su dove, come, e con quali mezzi, e quali strategie sinergiche servirà mettere in campo.
2) Bisognerà aprire una trattativa con le autorità deputate allo scopo per istituire nel nostro territorio un Commissariato di Polizia
3) Serve creare e sostenere i centri di aggregazione favorendo ogni tipo di iniziativa che faccia da catalizzatore e incentivi la gente alla partecipazione . In concreto bisogna fare il possibile perché la popolazione esca dalle case e partecipi attivamente alle iniziative pubbliche. E' urgente riaprire, possibilmente in centro storico o nelle immediate vicinanze, una o più sale da cinema senza scartare l'ipotesi di un sostegno pubblico. La vita c’insegna che non esiste la terra di nessuno e che i vuoti sono sempre riempiti: le strade e le piazze vuote, cioè prive della gente per bene, non rimangono tali ma finiscono per diventare terra senza regole in mano alla criminalità.
4) E’ indispensabile combattere l’uso di droga e di alcool; infatti è forte l’incidenza e la propensione a delinquere in presenza di questi elementi.
5) Serve fare molta attenzione nella progettazione, nel recupero e nella gestione dei quartieri, all’impianto urbanistico, agli spazi adibiti a verde pubblico, all’arredo urbano, all’illuminazione. Bisognerà favorire le iniziative delle attività commerciali, oltre alla creazione di spazi di animazione e di attività culturali permanenti.
Il senso civico e il rispetto reciproco ci sollecitano ad operare in modo contestuale verso il dialogo che favorisce il convincimento e la persuasione, ma ci proietta anche in modo convinto verso una ferma e decisa attività mirata alla “tolleranza zero”.