LA RIQUALIFICAZIONE URBANA

Nei prossimi anni la sfida per la riorganizzazione della città e del territorio si giocherà sulla risoluzione dei problemi di riqualificazione urbana.
Lo stesso PSC prevede grandi operazioni di trasferimento degli stabilimenti posti ai confini del centro storico come la SMEG e la SAER.
E’ necessario prevedere per queste aree una parte consistente di terreno ad uso pubblico con servizi e spazi aperti o anche come polo fieristico al servizio della città.
Queste sono le vere opportunità per riqualificare Guastalla e il suo territorio. Il Comune deve avere un ruolo trainante in questi processi di riqualificazione che devono tenere conto delle esigenze economiche dei proprietari, ma che devono evitare che intervengano delle logiche speculative a vantaggio di pochi privilegiati.
Per quanto riguarda il centro storico è necessario completare alcuni interventi avviati: oltre al Palazzo Gonzaga, andrà completato in accordo con l’AUSL il recupero dell’ex ospedale civile di piazza Matteotti anche proteggendo l’area verde, ex orto delle suore, situata dietro lo stesso stabile. Questa area che è destinata a parcheggio dovrà essere invece vincolata e trasformata in un parco pubblico.
Nel centro storico andranno poi pensate le funzioni della chiesa di San Carlo che ora versa in uno stato di degrado, ma che contiene un elemento assai importante, come l’archivio comunale. Potranno essere individuate risorse nazionali e regionali per portare alla sua sistemazione definitiva, che permetta anche ai cittadini di poter utilizzare un servizio vitale per le pratiche edilizie, commerciali o civiche di cui essi necessitano.
Per la chiesa delle Cappuccine va ripreso il progetto per la realizzazione di un centro di aggregazione per i giovani, che in modo autogestito nel rispetto delle regole e in collaborazione con gli assessorati di competenza possano esporre le loro mostre (di fotografia, di pittura, di bricolage, ecc.), fare musica, proporre momenti di incontro aperti a tutta la cittadinanza.
La posizione della chiesa vicina alla scuola media può servire anche per le attività di educazione artistica della scuola stessa.
Occorre riconsiderare il problema delle piazze di Guastalla e delle frazioni, si dovrà rivedere la sistemazione della Piazza I° Maggio anche con la possibilità di demolire il vecchio acquedotto che non ne permette un uso completo e soddisfacente. L’intervento previsto a Pieve deve assicurare la realizzazione di una piazza, bella e attrezzata, che rappresenti il centro vitale della frazione; anche nelle altre frazioni, in sintonia e in continuità con quanto già deciso o deliberato, devono essere costruiti ,terminati o sistemati i punti di aggregazione per i cittadini di quelle comunità.
Infine il problema di piazza della Repubblica che dopo cinque anni di dibattito e di contrapposizioni versa in uno stato ancora maggiore di degrado.

PER PIAZZA DELLA REPUBBLICA NOI PROPONIAMO:
di proseguire sulla strada dell’intervento “soft” disegnato dal progetto vincitore del concorso bandito dal Comune, cercando tuttavia di mantenere i nuovi edifici distaccati dalla chiesa di San Francesco per mantenere la visibilità del suo fianco est.
L’area posta fra la chiesa e l’ufficio postale andrà sistemata a verde, in modo curato e decoroso, per distinguerla dal resto della piazza e per non farla diventare uno spazio destinato al progressivo degrado.
Le Poste Italiane dovranno essere sollecitate a riqualificare l’aspetto del proprio ufficio, come hanno detto di voler fare; per questo vanno stabiliti dei tempi certi che esse dovranno rispettare, per cominciare a ridare dignità a questa piazza.
La sistemazione dell’area mercatale dovrà coinvolgere anche la Via Passerini e la via Cesarea, in modo che la piazza si estenda e diventi un tutt’uno con queste strade, assicurando al mercato la possibilità di uno sviluppo più razionale, secondo i criteri di sicurezza che esso richiede.