GUASTALLA NELLA BASSA REGGIANA


Il Comune di Guastalla assume un ruolo centrale nel territorio della Bassa Reggiana e deve assolvere la funzione di capo-distretto di questo territorio.
I servizi che a Guastalla hanno sede assumono rilevanza a scala territoriale e, come tali, vanno salvaguardati e potenziati.
L’Ospedale di Zona rappresenta il più importante di questi servizi; esso ha avuto in questi anni interventi di potenziamento strutturale, ma ha anche vissuto momenti di difficoltà, per la fuoriuscita di alcuni professionisti dalla qualità indiscutibile. D’altra parte, diverse cose andrebbero riviste e in alcuni settori e negli orientamenti della gestione in generale.
L’Istituto Russell è un altro servizio di scala territoriale che sta vivendo un passaggio problematico nella propria vita e nella propria organizzazione, dal momento che la sua espansione quantitativa non ha coinciso sempre con una crescita della qualità dell’offerta formativa da esso proposta.
I servizi a valenza distrettuale stanno languendo: la condizione della Pretura è molto preoccupante; il Centro di Formazione Professionale non decolla e perciò non favorisce lo sviluppo di nuove figure professionali avanzate, altri servizi si limitano alla routine, mentre il distaccamento della Camera di Commercio conclude tacitamente la propria presenza.
Guastalla è parte rilevante della nuova “Unione Bassa Reggiana” che mette insieme gli otto comuni del nostro distretto per tentare di avviare politiche di scala territoriale.
L’Unione appare in questo momento un elemento distaccato dalla vita del territorio e della gente, la cui funzione non è ben chiara, anche se può portare a positive innovazioni nelle scelte politiche della zona.
A nostro parere Guastalla deve ricoprire il ruolo di guida politica / amministrativa per il territorio della Bassa Reggiana.

NOI PROPONIAMO:

1) che l’Unione Bassa Reggiana sia una vera opportunità e debba essere riempita di contenuti operativi che contribuiscano a migliorare la qualità della vita dei cittadini e la difesa del territorio. E’ importante che le politiche sociali siano raccordate a livello territoriale e che gli interventi siano coordinati per evitare un possibile spreco di risorse.
L’Ufficio di Zona per le politiche sociali che oggi gestisce il Piano di Zona, deve essere attento ai bisogni dei cittadini e del territorio, e deve proporre politiche di sostegno alle persone in difficoltà (per handicap, per condizioni economiche, per problemi di inserimento sociale, ecc.) coordinando in modo più efficace l’azione dei diversi assessorati comunali. In questo modo l’Unione può fornire un servizio e non diventare un inutile fotocopia di strutture che già esistono.
Nel campo dell’assetto del territorio occorre dare seguito ad un coordinamento, con l’attivazione di un Ufficio di Piano Territoriale che raccordi le scelte delle diverse Amministrazioni e dei loro uffici tecnici. Solo così si potrà evitare un accavallamento di previsioni per le aree industriali, commerciali e il tempo libero che rischiano di essere ripetute in tutti i comuni provocando un consumo di risorse territoriali che occorre assolutamente evitare. A tale proposito riteniamo indispensabile attivare “Agenda 21” un programma delle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo sostenibile attraverso la pianificazione a vari livelli (mondiale, nazionale, locale) con la partecipazione di tutti i portatori di interesse( istituzioni, soggetti economici, associazioni, gruppi informali ecc.) che operano in un determinato territorio. Il processo di strutturazione di “Agenda 21 Locale” prevede l’attivazione di un Forum di consultazione permanente organizzato per gruppi “tematici” o territoriali, funzionale a verificare scenari di sostenibilità delle politiche-azioni, a mezzo del confronto di conoscenze ed esperienze disponibili in loco.
2) che l’Ospedale di Zona sia potenziato nelle sue strutture e nel personale per rimanere un punto d’eccellenza del servizio sanitario a scala territoriale.
Occorre costituire una Consulta ospedaliera fra le diverse componenti che lavorano al suo interno e che ad esso sono interessate. Recuperando anche l’esperienza e la professionalità di coloro che fino a qualche mese fa vi hanno lavorato e che sulle politiche ospedaliere hanno concezioni anche diverse da quelle espresse a livello di Azienda USL.
La società civile deve poter intervenire in questo processo di verifica e di riflessione, per portare il contributo degli utenti e per poter esercitare anche un ruolo di controllo sulle scelte che si andranno a compiere.
3) che il sistema dell’Istruzione sia ripensato in termini di razionalità e di efficienza. L’elevata presenza di studenti presso l’Istituto Russell potrebbe portare all’esigenza di una sua suddivisione in due strutture didattiche con dimensioni maggiormente gestibili e governabili.
Lo scopo è quello di assicurare un migliore rapporto fra studenti e docenti e di sviluppare le potenzialità formative che la scuola presenta.
L’istruzione superiore di livello universitario o professionale deve trovare presenza a Guastalla. Si deve tornare a verificare la disponibilità a realizzare a Guastalla una facoltà universitaria, come proposto alcuni anni fa dall’Università di Parma; oppure si possono trovare i modi per sviluppare a Guastalla corsi di formazione post-universitaria, con il coinvolgimento delle università di Parma e di Modena-Reggio Emilia. Occorrerà potenziare i percorsi scuola/lavoro per gli alunni diversamente abili e migliorare l’offerta post-diploma o post certificazione dei crediti. Alla luce dei fatti recenti ( terremoto) serve verificare le condizioni di stabilità di tutti gli edifici scolastici.
4) che i servizi territoriali non siano depotenziati. Va salvaguardata la presenza della Pretura e degli Uffici Giudiziari, così come le strutture nel campo del lavoro e dell’occupazione. Va sviluppato il rapporto con la Camera di Commercio e con l’Ufficio Tecnico Erariale, per poter avere una gestione del catasto in maniera decentrata.