PROBLEMI DELL'OCCUPAZIONE E DEL LAVORO

Non vi è dubbio che allo stato delle cose il problema dell’occupazione e del lavoro assume una valenza prioritaria per lo sviluppo del nostro territorio.
Le condizioni di difficoltà in cui si vengono a trovare molti settori produttivi del nostro territorio incidono pesantemente sul tessuto sociale della nostra comunità, mettendo a rischio una coesione sociale che sino ad ora si è retta su equilibri di stabilità che sembravano consolidati nel tempo e al riparo da influenze negative. A tale proposito va prestata la massima attenzione al ruolo delle donne e alle condizioni di difficoltà in cui esse verranno a trovarsi anche in rapporto e al rispetto delle pari opportunità occupazionali che potrebbe, di fatto, essere disatteso o forzato negativamente.
Di fronte a ciò che appare sempre di più non come un fatto congiunturale, ma come un preoccupante e generalizzato fenomeno strutturale che coinvolge pesantemente il mondo delle imprese, del commercio, dell’agricoltura, ecc. gli enti locali devono attrezzarsi per rispondere adeguatamente, per quanto è di loro competenza, alla domanda d’intervento che si leverà con sempre più insistenza dalle famiglie e dalla società in generale.

NOI PROPONIAMO:

la creazione di un assessorato apposito che abbia le competenze per monitorare e nel caso intervenire rispetto ai problemi del lavoro, delle aziende, delle attività produttive e dei servizi sociali.
Noi riteniamo che la garanzia del lavoro vada coniugata con la sicurezza sul posto di lavoro. Questo è un presupposto irrinunciabile per tutte le attività, anche se un occhio di riguardo va rivolto al lavoro edile e agricolo. Il diritto al lavoro deve coincidere col diritto a lavorare secondo le regole contrattuali e di legge. C'è bisogno di unità anche fra più comuni per dare delle risposte adeguate alla gravità del problema.
L’unione dei Comuni della bassa dovrà aprire un confronto con gli istituti di credito per favorire le famiglie e le attività produttive industriali di piccole e medie dimensioni, comprese le attività agricole, commerciali e dei trasporti.
Per le situazioni di maggiore sofferenza bisognerà prevedere forme d’integrazione che vanno dalla riduzione dalle tariffe sulla nettezza urbana, alla riduzione delle rette scolastiche e di quelle socio sanitarie e di ricovero; servono inoltre interventi calmieranti da parte di Enia per quanto riguarda le tariffe di acqua, gas, e luce elettrica.
In sostanza nessuno deve sottrarsi ai propri obblighi verso la comunità: per questa ragione noi proponiamo che sotto la direzione dell’assessore al “lavoro” sia istituito un osservatorio permanente composto dalle organizzazioni sindacali e di categoria, dalle organizzazioni di volontariato sociale e dalle strutture socio sanitarie.
Lo scopo è quello di monitorare in tempi certi e con cognizione di causa la realtà territoriale, e per quanto possibile intervenire nel merito per trovare una soluzione.